| VIII CONCORSO INTERNAZIONALE
 "TRIESTE SCRITTURE DI FRONTIERA"
 DEDICATO A UMBERTO SABA
  Premiazioni dell'edizione 2005 (continua dalla pagina precedente) LA POESIA DIABDULAH SIDRAN
 
 IL MATRIMONIO(Conversazione con Umberto Saba)
 Certo,questa è Trieste.
 Scendo in città
 come se mettessi la fede
 al mio anulare.
 Questa è Trieste.
 Cinquant'anni fa
 qui con mia madre
 acquistavo i primi blue jeans.
 Ora
 ne piango la memoria
 e guardo
 in faccia la storia.
 E' da lì che mi guarda
 Umberto Saba
 di tredici anni
 più vecchio di me.
 Fra Trieste e Sarajevo
 fra la storia
 e il viso di mia madre
 ancora tredici anni
 devo percorrere
 per giungere là
 dove Umberto si è fermato.
 "E' sopravvissuta
 la tua Sarajevo?"
 "Sì, Umberto, fratello.
 Solo che non so
 se sono sopravvissuto io!"
 "Non può essere diversamente
 ti vedo, circondato da tanta
 brava gente, piangi
 come se fossi alla messa della domenica!"
 "Non piango, padre,
 figlio e fratello,
 Umberto Saba.
 Le mie lacrime le ha ingoiate Sarajevo
 così come le tue
 le ha ingoiate Trieste.
 Ciò che tu hai già visto
 per me deve ancora arrivare
 e sarà il futuro
 dell'anima mia.
 Qui ed ora
 si celebra il matrimonio
 della mia Sarajevo
 con la tua Trieste
 della tua Sarajevo
 con la mia Trieste.
 Perché io e te cos'altro siamo
 se non le due dita più vicine
 della stessa mano.
 Domenica 12-2-2006Trieste - Hotel Milano
 (Traduzione di Silvio Ferrari) 
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